Parliamone pure. Emergenza immigrati come emergenza ambiente, salute, sfruttamento, ecc.
In altre parole, un fenomeno evidente, quale può essere appunto la presenza dello straniero in Italia, all'indomani della tragedia di Tor di Quinto, diviene un "caso".
Che strano Paese, il mio: si parla, parla, parla...a ciarlare siamo imbattibili, ed anche a far la voce grossa. In effetti la dinamica mentale italiana è interessante: non ci accorgiamo di nulla finché non ci sbattiamo contro. Cioè: all'indomani della Pubblicazione del Rapporto 2007 Caritas-Migrantes, Napolitano dispensava ringraziamenti al popolo straniero, che invadendo con la sua forza-lavoro l'Italia, contribuisce al risanamento dell'economia nazionale.
E adesso? Ai 'grazie' di un tempo si sovrappone il grido unanime del "FUORI TUTTI". L'Italia soffre di amnesia selettiva, dimentica ciò che vuol dimenticare e agisce d'impulso, senza discernere tra bene e male, in preda alla collera e, soprattutto, ad un dovere verso i cittadini, affinché tutti sentano che un segnale è stato dato. Insomma, per la serie, "e poi non dite che il Governo non a fatto nulla".
Attenzione, però. Non voglio difendere chi, ospite in casa d'altri, dissemina il panico e viola tutte le norme della civile convivenza. E' solo che ho il sentore che non sia tanto semplice la soluzione del caso: sarà davvero la direttiva europea a sanare l'Italia? Me lo auguro, ma temo che le baraccopoli distrutte di Tor di Quinto saranno le future baraccopoli di un'altra zona periferica di Roma.
In ogni caso, il mio pensiero vola verso il 'vinto', la vittima. Povero clandestino, che credevi di aver trovato in Italia il Paese della Cuccagna e ti ritrovi, invece, a dover combattere per dimostrare la tua buona fede.
Ma non temere, clandestino, arriverà un giorno... il giorno, neanche troppo lontano, in cui la vecchia Italia non ti inseguirà più, perché l'Italia è così: quando la quiete dopo la tempesta si ristabilisce, il paese si addormenta e tu, caro clandestino, tornerai ad essere quello che eri un tempo, un fantasma in città.
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