giovedì 27 dicembre 2007
L'altra parte della Rete.
Il web, si sa, è un'opportunità incredibile, una forma di democrazia imperdibile, un inedito del nostro tempo.Ma, come in tutte le cose, vi è un risvolto della medaglia da non sottovalutare.Degli amici mi hanno messo al corrente del felice esordio TV di un gruppo calabrese (alquanto local ai suoi inizi) che è riuscito ad imporsi all'attenzione pubblica, fino ad approdare al noto programma "Amici" dove si è esibito, con grande plauso generale.Ma, si sa, il pubblico è sovrano e, spesso, anche lapidario!La performance TV delle Sfere cristalline concentriche (questo il nome del gruppo) non ha, infatti, ottenuto grande successo tra gli abitanti del web.Per farla breve, all'indomani del programma della De Filippi, già circolavano liberamente in rete, per il diletto di molti, le caricature (tra l'altro impietose) del gruppo in questione, clonato e deriso da 'fan' non troppo affezionati!Insomma, Internet è la voce di chi non aveva, fino a qualche tempo fa, voce in capitolo: sul web tutti possono diventare i "critici" della società.Si tratta di 'voci d'eccezione', ma, al giorno d'oggi, chiunque deve sapere che esiste un altro pubblico, quello della rete!Eccovi l'altra parte della rete.
mercoledì 19 dicembre 2007
A LEZIONE...DI BLOG!
domenica 16 dicembre 2007
INCHIESTA AFFITTI
sabato 24 novembre 2007
Il caso francese tra passato e presente
L'Università Sorbona di Parigi è una delle più antiche d'Europa e la più prestigiosa di Francia. È stata suddivisa nel 1970 in quattro nuove università, tre delle quali hanno mantenuto nel nome un riferimento all'antica Università.
Venerdì mattina, dopo i violenti tafferugli scoppiati tra studenti che volevano raggiungere le aule e manifestanti che protestavano contro l'autonomia ammistrativa che il governo vuole attribuire agli atenei, la Sorbona è stata chiusa.
giovedì 22 novembre 2007
PUBBLICITA' REGRESSO
Non si direbbe. Infatti a molti non è piaciuto il lavoro di Toscani, noto pubblicitario, che questa volta ha impressionato negativamente l’opinione pubblica.
Da calabrese quale sono, sento il dovere di spendere due parole in merito, per poi lasciare ai posteri l’ardua sentenza: credo che la Calabria abbia molto da offrire e credo che ‘valorizzare’ il bello del Sud significhi innanzitutto sensibilizzare ed informare sulle nostre ricchezze.
La mia è una terra che soffre per colpa di ‘mali’ fin troppo conosciuti, ma ‘amplificare’, attraverso una cassa di risonanza così forte quale è la pubblicità in generale, mi sembra un affronto alla mia patria.
Giudicate voi, osservatori obiettivi, se questo spot sia degno di lode…
domenica 18 novembre 2007
"IL CALCIO UCCIDE".
Mi fa paura l'uomo-massa che non ragiona, che non sa quel che fa ma lo fa; quello che, se lasciato solo, è un angelo, ma, se in balia del branco, diventa un lupo indomabile.
Temo l'uomo-massa che la Domenica allo stadio si annichilisce per sottostare alle leggi del gruppo, della tifoseria.
Il tifo d'oggi è malato: questo fanatismo sportivo spesso portato all'estremo e vissuto come scontro tra titani di natura opposta: le forze di polizia da un lato e i tifosi dall'altro. Qualcuno dovrà pur vincere... ma perché? Perché non è bastata la morte dell'ispettore Raciti a scuotere le coscienze di questa gioventù intorpidita? Perché ancora scontri? Perché professare la propria fede calcistica con la violenza? Perché agitare gli animi in un Autogrill, scatenare una rissa, far scattare un intervento di polizia e provocare, tra l'altro, la tragica morte di un ragazzo per colpa di un fatidico errore?
Lo sport dovrebbe essere una 'palestra di vita', dovrebbe essere 'incontro costruttivo', dovrebbe essere ALTRO! Non posso che usare il Condizionale dato che, sempre più spesso, le voci dei tifosi le sento solo durante i funerali di un membro del branco mentre le loro urla, le botte, le azioni violente, le sento e vedo ogni Domenica sugli spalti in un tutto indistinto dove non c'è spazio per la ragione.
domenica 11 novembre 2007
Clandestino: "fantasma en la ciudad".
Parliamone pure. Emergenza immigrati come emergenza ambiente, salute, sfruttamento, ecc.
In altre parole, un fenomeno evidente, quale può essere appunto la presenza dello straniero in Italia, all'indomani della tragedia di Tor di Quinto, diviene un "caso".
Che strano Paese, il mio: si parla, parla, parla...a ciarlare siamo imbattibili, ed anche a far la voce grossa. In effetti la dinamica mentale italiana è interessante: non ci accorgiamo di nulla finché non ci sbattiamo contro. Cioè: all'indomani della Pubblicazione del Rapporto 2007 Caritas-Migrantes, Napolitano dispensava ringraziamenti al popolo straniero, che invadendo con la sua forza-lavoro l'Italia, contribuisce al risanamento dell'economia nazionale.
E adesso? Ai 'grazie' di un tempo si sovrappone il grido unanime del "FUORI TUTTI". L'Italia soffre di amnesia selettiva, dimentica ciò che vuol dimenticare e agisce d'impulso, senza discernere tra bene e male, in preda alla collera e, soprattutto, ad un dovere verso i cittadini, affinché tutti sentano che un segnale è stato dato. Insomma, per la serie, "e poi non dite che il Governo non a fatto nulla".
Attenzione, però. Non voglio difendere chi, ospite in casa d'altri, dissemina il panico e viola tutte le norme della civile convivenza. E' solo che ho il sentore che non sia tanto semplice la soluzione del caso: sarà davvero la direttiva europea a sanare l'Italia? Me lo auguro, ma temo che le baraccopoli distrutte di Tor di Quinto saranno le future baraccopoli di un'altra zona periferica di Roma.
In ogni caso, il mio pensiero vola verso il 'vinto', la vittima. Povero clandestino, che credevi di aver trovato in Italia il Paese della Cuccagna e ti ritrovi, invece, a dover combattere per dimostrare la tua buona fede.
Ma non temere, clandestino, arriverà un giorno... il giorno, neanche troppo lontano, in cui la vecchia Italia non ti inseguirà più, perché l'Italia è così: quando la quiete dopo la tempesta si ristabilisce, il paese si addormenta e tu, caro clandestino, tornerai ad essere quello che eri un tempo, un fantasma in città.
martedì 6 novembre 2007
Biagi: il giornalista puro.
http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=d446e738-8976-11dc-ab44-0003ba99c53b
venerdì 2 novembre 2007
"LiberaMente" a caccia di local.
Trattasi di progetto, un ambizioso progetto.
I fautori sono gente comune, molto motivata, e convinta della bellezza del proprio paese, una bellezza meritevole d'essere valorizzata ed esportata...magari via web!
Si chiama "Aspromonte LiberaMente" e nasce dall'idea che l'educazione ambientale ed il recupero delle risorse siano valori da implementare dal basso, dalla scuola, con l'aiuto di professori esperti, uomini che sanno, vedono, condividono, trasmettono sapere ed esperienza.
Il lavoro svolto, di ricerca, di analisi e d'intervento, ha consentito ai ragazzi che vi hanno partecipato di scoprire l'enorme patrimonio ambientale di cui dispone la Calabria, stimolandoli ad immaginare come esso possa essere recuperato, a fini socio-produttivi, nel pieno rispetto del suo equilibrio.
Questo video, Terra di mare, va nella direzione di riscoperta delle tradizioni: i protagonisti sono i giovani che in questo, come negli altri video presenti nel sito, sono protagonisti consapevoli di un territorio che ha alle spalle una grande tradizione da salvaguardare e conservare.
Nel filmato, Terra e Mare prendono voce e corpo di due ragazzi, che dialogano senza bisogno di guardarsi, come fanno da un'eternità. Dividono i loro dubbi, le loro incertezze, analizzano questo nostro Sud, le persone che lo abitano per aiutarli a ritrovare un rapporto con il loro mondo fatto di mare e terra.
Una sorta di promozione del territorio che da local diventa global, grazie all'utilizzo del "World Wide Web".
I media non sempre sono attenti alle potenzialità delle terre del Sud: si preferisce dedicare più spazio alla mafia, ai morti ammazzati, ad una parte, quindi, del tutto.
I ragazzi del progetto Aspromonte LiberaMente si sono ripresi, a loro modo, lo spazio che meritano.
sabato 27 ottobre 2007
La formula vincente
Ma cos'è che rende un blog (di per sé 'local') vincente e fruibile al vasto pubblico? Il pubblico stesso. In Italia Beppe Grillo è ormai l'esempio più rappresentativo del fenomeno.
Metodologia: il blog può essere pensato come 'diario' o come finestra sul mondo. Nel primo caso la prassi è standard ed il risultato è assicurato, ma solo ad un livello 'local'. In tal senso non è il mezzo a decretare il successo del prodotto.
Nel secondo caso il discorso si fa più complesso. Che senso può avere un blog che, seppur fatto di grandi contenuti, avrà poi fruitori occasionali, probabilmente esclusivamente amici?
La formula vincente. Ingrediente unico: le persone.
Cosa si evince dalla fortunata vicenda Grillo? Che un mezzo d'ampia diffusione e di basso costo, che abbatta le barriere spazio-temporali e dia modo di fare e farsi conoscere, diventa la fortuna della persona 'giusta'.
La persona, OLTRE E PIU' del mezzo.
domenica 21 ottobre 2007
A BABY FOR PRESIDENT!
Ha calamitato su di sé più attenzione di quanta ne avrebbe avuto qualunque grande politico di tutti i tempi. Sarà stato per la risata indubbiamente contagiosa o per il fatto in sé inaspettato e, per questo, ancor più esilarante. L'episodio in questione si riferisce all'incursione di un baby-elettore in diretta dal maxischermo allestito dalla CNN per dar luogo ad un dibattito elettorale inedito: politici e cittadini a confronto, in diretta, con la possibilità di far domande, rivolgere critiche nell'ambito di un talk-show volutamente new style (in collaborazione con You Tube). Certo nessuno si sarebbe aspettato persino il commento di un giovanissimo! Ad ogni modo, l'effetto sortito è stato dei migliori: il clima elettorale tipicamente ingessato, quasi plastico, si è totalmente sciolto in una risata collettiva, direi catarticamente gradita!
Meno "local", più "global".
Non è frutto di sapienti accordi con grandi case di produzione né il risultato di tecnologie avanzate: è solo un'idea che diventa realtà.
Basta avere una telecamera, buone idee di base in testa, conoscenze minime del mezzo video, un pc col quale trasferire il prodotto in rete ed il gioco è fatto.
E' stata proprio questa la scelta di alcuni giovani del quartiere di San Salvario (Torino) che si sono improvvisati reporter al fine di condividere col mondo la multiforme realtà che li circonda.
Un'iniziativa coraggiosa che piace ancor più se si pensa alla semplicità con la quale oggigiorno è possibile rendere globale ciò che un tempo rimaneva generalmente 'proprietà privata'.
Ed invece, la realtà supera l'immaginazione ed il 'local' viene diffuso, sparato sul web, amplificato attraverso la potente cassa di risonanza che è Internet.
L'idea alletta e si propone come un precedente interessante e socialmente valido: la rete diviene così il contenitore virtuale delle 'piccole voci', degli 'invisibili', di tutti coloro i quali hanno voglia di parlare ed ora lo possono anche fare. Insomma, il volto online della comunicazione ci convince ed è proprio a questo che assegnamo con orgoglio il premio "medium socialmente utile"!
COMUNICARE E' VIVERE
Lo spot Telecom del 2004 ha molto impressionato l'opinione pubblica. Riflettere sul ruolo fondamentale della comunicazione è stato, infatti, l'imperativo della campagna Telecom che, avvalendosi di un testimonial d’eccezione, il Mahatma Gandhi, ha dato allo spot un valore aggiunto da non sottovalutare.
Ed, in effetti, se la comunicazione di ieri avesse avuto a disposizione le tecnologie di oggi, che mondo sarebbe?
sabato 20 ottobre 2007
Premio Strega: Ammaniti conquista il primo posto.
L'opera, "Come Dio comanda", si è aggiudicata l'edizione numero 61 del prestigioso concorso lasciando con l'amaro in bocca Mario Fortunato (secondo posto con "I giorni innocenti della guerra").
Le difficoltà del vivere, il disagio sociale, il mondo visto dagli occhi di un bambino convince la giuria e riconferma il grande valore stilistico di un giovane scrittore apprezzato ormai a livello internazionale.
La "Second Life" della Festa del cinema
Dopo il video "Bruci la città" di Irene Grandi e la riproposizione del Moma di New York, è la volta dell'evento romano, trasportato, grazie ad un accordo tra la Festa del Cinema e Stalife s.r.l, nel mondo virtuale. Orientarsi non è difficile: l'isola del cinema fornisce a tutti i visitatori mappe informative e assistenza.
Per tutti gli avatar che popolano il web la festa può avere inizio.
LINK
Second life
Il "Male" condiviso.
E' Male ciò che sta accadendo in Myanmar in questi giorni; è Male che stia succedendo in un mondo che si professa civile e democratico; è Male che questa rivolta, nata come contestazione pacifica, abbia significato il sacrificio di tanti, troppi uomini di buona volontà. Reputo ancora peggio che tale Male voglia essere nascosto, celato da una giunta militare al potere che ha la presunzione di gestire anche la comunicazione tra sé ed il mondo. Difficile, quasi impossibile: le barriere spazio-temporali sono ormai cadute, tutto viene filtrato e pubblicato. Il mezzo sa di sapere e diffonde ciò che sa: ai posteri l'ardua sentenza, ma che nessuno dica "io non lo sapevo".
Palazzo delle Esposizioni: arte a 360 gradi.
FOCUS: Alcune opere dell'artista Mario Ceroli in esposizione al Palazzo.
FOCUS: L'arte del regista newyorkese Stanley Kubrick al Palazzo delle Esposizioni.